Mi chiamo Marco Testa, sono nato a Torino nel 1975 ma ho passato i miei primi trent’ anni di vita (circa) nella campagna canavesana. Ora per questioni lavorative abito nella città natia. Ho avuto una vita scolastica e professionale piuttosto variegata. Attualmente mi occupo di sviluppo software su sistemi embedded in ambito building automation e process automation. La mia passione per la Spitfire (e per le auto inglesi in genere) è nata nei primi anni 90, dopo una serie di viaggi nel Regno Unito. Lì al tempo Spitfire e Midget erano auto comuni e venivano vendute usate presso molti autoriparatori a prezzi ridicoli. E’ stato amore a prima vista. Sono stato letteralmente sedotto dalla linea filante, dalla guida rasoterra e dai volanti aftermarket Moutney, da auto da corsa d’altri tempi, che si vedevano installati su molti esemplari. Una Spit MK IV italiana colore Rheingold (serie speciale Koelliker) venti anni più vecchia di me è stata la mia prima vettura nel 1994. L’ho usata per circa 10 anni quotidianamente. Il 95% della manutenzione l’ho sempre eseguita da me. Questo all’inizio a causa delle scarse disponibilità finanziarie tipiche dello studente. Poi ci ho preso gusto e ora posso dire senza falsa modestia di conoscerne i più intimi segreti. Nel 2006 l’ho sottoposta ad un consistente restauro ed oggi è ancora la mia fun car, anche a fronte di un sostanziale programma atto a migliorarne prestazioni e comportamento stradale. I miei altri interessi sono altrettanto variegati e spaziano tra aviazione, elettronica, informatica, scienze rock e storia.
Tutto di: Marco Testa
Tutto di: Aaron Severson
Tutto di: Alain Deprez
Classe 1974, sono nato e cresciuto nel veronese e ho scoperto le Triumph non molti anni fa per merito (o per colpa?) di una Spitfire 1500 del 1976.
Dopo averla guidata lungo le strade del Centro-Nord Italia, sono passato prima a una Vitesse 2 Litre Convertible del 1967 per poi giungere alle mie due attuali GT6 Mk2 del 1969 e Spitfire Mk2 del 1965.
Tutto di: Alessandro Maschi